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L’importanza del controllo umano

La tecnologia è un grande aiuto ma il controllo dell’uomo lo completa: scopriamo a Cuor di Noce quanto è importante!

A Tenuta la Spiga abbiamo ben due selezionatrici ottiche ci aiutano nella selezione delle noci. La prima le analizza una ad una dopo esser state smallate e rimanda le noci con ancora qualche residuo di mallo attaccato al guscio alla smallatrice per un secondo passaggio. La seconda, invece, fotografa e pesa ogni noce per capire se è piena, vuota e stabilirne il calibro. In questo modo crea i calibri commerciali che trovate nelle confezioni acquistabili in punto vendita e online, eliminando la maggior parte di quelle vuote o raggrinzite.

 

Perfetto direte voi, allora a cosa serve il controllo manuale? Per controllare se la macchina funziona correttamente, per facilitare il lavoro del computer, o per vedere ciò che lui non riesce a vedere.

Il controllo più importante per la nostra produzione è quello finale: fatto sulla noce essiccata e calibrata. Ecco perché entrando in punto vendita potete scorgere il laboratorio sulla vostra destra: quella stanza con le vetrate che in alcuni mesi dell’anno ospita due collaboratrici per turno che passano le loro giornate a rompere noci. Ebbene sì, il loro compito è proprio quello. Come abbiamo accennato prima, l’operatore interviene dove la macchina non arriva e nel nostro caso il limite è rappresentato dal guscio. Non c’è modo, ad oggi, di vedere oltre il guscio.

Ci sono difetti, infatti, che interessano il gheriglio e non implicano una differenza di peso o alterazioni esterne del guscio, ragion per cui dobbiamo arrivarci noi.  Per ciascun sacco in uscita dalla selezionatrice (circa 300 kg) si prendono 100 noci -in 3 prelievi-, e si aprono una ad una. Rotto il guscio si rivela il gheriglio che viene appoggiato sui banchi bianchi per esser meglio osservato. Solo così possiamo vedere quali e quanti difetti interni ci sono, come eliminarli o capirne la causa. In base al conteggio di questi difetti riferendoci a tabelle ben precise, si decreta se le noci sono di I o II categoria.  È un lavoro certosino che richiede un’ottima vista e tanta manualità nella rapida apertura del frutto e nella sua valutazione. Pensate che lo scorso inverno in sole 4 persone hanno aperto e valutato più di 100.000 noci!

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